NORD PAKISTAN
HINDUKUSH - KARAKORUM HIGHWAY
La strada più alta del mondo fra vette altissime, ghiacciai, fortezze, vallate sperdute, le etnie dei Wakhi e dei Kalash
con le loro celebrazioni tradizionali, il Buzkhashi e l' Uchal Festiva
Partenza : 15/8/2022
Rientro :3/9/2022
INTERESSE : Etnico, culturale, paesaggistico
MODALITA' : Auto con autista
DIFFICOLTA' : Zone non turistiche, qualche sistemazione spartana
ALLOGGI : Alberghi, guest-houses
VISTI : Pakistan
VACCINI : No
EQUIPAGGIAMENTO : Buona parte del viaggio si svolge in quota, quindi vestiario a strati non qualche capo pesante
CLIMA : 10° - 35°
PROPOSTA DI ITINERARIO
Raggiungiamo in volo Islamabad, che visiteremo insieme alla storica Rawalpindi, quindi ci avvieremo verso le valli del Chitral e dello Swat, popolate dall' etnia Pashtun, in ambiente tipicamente afghano.
Visiteremo le rovine di Taxila, importante sito archeologico dove le immagini buddhiste hanno sembianze greche, prima di giungere a Peshawar, a ridosso del confine afghano, città ricca di storia antica e recente,
dove potremo visitare l'importante museo archeologico e il vivace e variopinto bazar.
Pernotteremo nella storica casa reale di Anjun, prima di raggiungere la Birir Valley, popolata dai Kalash o Kafiri, un'etnia dalle origini misteriose, probabilmente europee, forse greche (qualcuno ipotizza che siano discendenti di Alessandro Magno)
L'etnia Kalash, che conta poche migliaia di persone, è di grande interesse etnico e linguistico, avendo tratti somatici, lingua, religione (animista), costumi e tradizioni completamente diversi da ogni altra popolazione pakistana.
Giungeremo fra di loro in tempo per assistere all' Uchal Festival, la più importante delle loro celebrazioni tradizionali, la festa del raccolto che dura tre giorni, durante i quali potremo assistere ai loro canti, alle loro danze nei loro coloratissimi costumi,
e anche degustare il vino che, non essendo musulmani (Kafiri significa infedeli) producono da sempre.
Terminato il festival, superato il Passo di Skandur con i suoi 3.700 metri di altezza, scenderemo nelle alte vallate disseminate da piccoli villaggi Wakhi, con escursione nella remota Ishkoman Valley, dove i poche abitanti conducono uno stile di vita veramente fuori dal tempo.
Raggiunta Gilgit, dopo la visita alla grande statua di Buddha di Kargah Nala, ci dirigeremo verso la Chapersun Valley, parallela al Wakhan afghano, ma separata da esso dall'alta catena dell' Hindukush
La vallata è abitata da popolazioni di etnia Wakhi, originarie del vicino Afghanistan, e nei villaggi, in occasione anche qui delle rituali feste estive, potremo assistere, oltre alle danze, allo spettacolare buzkashi, la tradizionale gara
tipica di questa zona dell' Asia Centrale, durante la quale i cavallerizzi si contendono la carcassa di una capra, esibizione di grandissima abilità oltre che di coraggio.
Percorreremo l'intera valle fino a giungere, se ci sarà dato il permesso, al Santuario di Baba Gundi.
Lasciata anche la Chapersun Valley, ci dirigeremo verso Passu, quindi Karimabad con i suoi foti di Altit e Baltit, i vicini picchi di Rakaposhi e Ultar e i ghiacciai di Hopar e Hispa.
Proseguendo per Duiker, dove pernotteremo all' Eagle Nest (Nido d'Aquila) con incantevole vista sui picchi innevati, del Karakorum, sarà tutto un susseguirsi di strade altissime, vallate, dirupi, fortificazioni erette in luoghi impervi,
fino a Chilas, dove ci accoglierà la spettacolare vista del ghiacciaio del Nanga Parbat.
La strada inizierà poi a scendere, e, passando per Besham, torneremo a Islamabad e al volo di rientro in Italia.
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