Cari amici, soci, simpatizzanti, osservatori, viaggiatori e non, che in qualche modo fate riferimento ad Argonauti Explorers, sia come partecipazione attiva che come intrattenimento culturale.
Come ogni buon presidente sento il dovere di rivolgere anch’io un saluto e un Augurio per l’Anno che sta cominciando, accompagnato da qualche riflessione.
Il 2020 è stato un anno che ad un mese dal suo inizio, con l’accadimento nefasto della Pandemia provocata dal SARS-CoV2, ci ha sorpresi, fatto penare, angosciato e soprattutto, per quanto ci riguarda, ha sospeso a tempo indeterminato la nostra grande passione che è il Viaggio e gran parte di tutte quelle attività’ connesse; partecipazione diretta agli eventi, agli incontri e agli scambi culturali. Questo però ha toccato noi così come moltissime attività’ legate alla socializzazione in tutti i campi, condizionando molti ambienti lavorativi, come è noto a tutti.
Possiamo, dunque, limitarci ad una continua lamentela domandandoci quando potremo riprendere a viaggiare? Liquidiamo mentalmente quest’anno trascorso pericolosamente, chiusi in casa o confinati, come un anno disgraziato da cancellare? E’ giusto comportarsi come dei bambini viziati che, poiché avrebbero tempo e la possibilità’ di permetterselo, anelano soprattutto di tornare alla “normalità” di prima? Direi di no! Questo sarebbe un approccio egoistico, superficiale, che non tiene conto delle conseguenze a cui andiamo incontro e di quanto questa pandemia abbia intaccato lo scibile umano, al di la di quanto siamo in grado di comprendere nell’immediato.
Quindi ritengo che non si debba semplicemente cancellare il 2020 anche se la Pandemia si fermasse nel 2021, senza averne tratto la lezione che si dovrebbe. Infatti non esiste semplicemente il problema di chi ha dovuto rinunciare ai legittimi piaceri del viaggio come diletto, ma soprattutto chi ha perso la vita, chi si è sacrificato per curare, chi per assistere gli altri, chi ha perso il lavoro, chi ha dovuto chiudere un’attività’. E’ probabile che qualcuno che, con qualche sacrificio, prima poteva permettersi un viaggio, domani, anche a fine pandemia, non potrà’ più. Non tutti siamo garantiti allo stesso modo e qui non c’entra specificamente il governo, ma gran parte dei sistemi moderni occidentali. Per non parlare poi dei paesi più retrogradi, quel mondo nel quale spesso muoviamo i nostri passi, dove le disparita’ sono molto più accentuate . Quindi dovremo domandarci quali ulteriori squilibri avrà’ lasciato questo tsunami globale nel mondo in cui ci vogliamo muovere.
Per la prima volta si son sentiti discorsi da parte di autorità’ politiche internazionali che privilegiavano il diritto alla salute e alla sopravvivenza di tutti come bene universale, prima ancora del Pil o degli interessi economici (anche questi importanti ma senza del primo il secondo perde di senso e concretezza).
Per questo sostengo che non dovremo limitarci a sperare solo che finisca presto e che si ritorni alla normalità’, perché’ (non sono certo il primo a dirlo) la “normalità’” ci ha fatto trovare fragili e squilibrati di fronte a questo evento. Bisogna auspicare che prenda piede un nuovo modo di pensare la società’ e la scala dei valori, altrimenti ci ritroveremo altrettanto impotenti di fronte ad un nuovo accadimento come questo.
Papa Francesco ha detto: - Ci credevamo sani in un mondo malato - credo sia una riflessione valida a prescindere dalla fede.
Tornando a noi , nonostante tutto , so che sorge sempre la domanda - quando torneremo a viaggiare ? Sta arrivando il vaccino, che al momento è l’unica soluzione utile per raggiungere quella che si definisce “immunità’ di gregge”. Ci vorranno mesi e forse un anno ma sarà’ probabilmente ciò che arresterà’ la pandemia. Assieme al virus va combattuta la campagna di fake news progettate per destabilizzare l’opinione pubblica, cosa questa altrettanto pericolosa.
Una cosa è certa: si tornerà’ a viaggiare, l’uomo ha sempre viaggiato fin dalle sue origini, se non lo avesse fatto si sarebbe estinto, quindi non è questo che dobbiamo temere.
Argonauti Explorers c’è e ci sarà’ finché qualcuno continuerà a sostenerla. Presto cominceremo a valutare proposte e idee nuove senza tradire lo spirito e l’entusiasmo che ci muove da sempre.
AUGURO UN FELICE NUOVO ANNO ! HAPPY NEW YEAR!
PER L’ASSOCIAZIONE ARGONAUTI EXPLORERS: CLAUDIO POZZATI.